Itinerario alla scoperta del ghetto ebraico, forte testimonianza dell’antica comunità ebraica ferrarese.
Il ghetto ebraico di Ferrara fu istituito nel 1627 in una delle zone più antiche della città, a poca distanza dalla cattedrale e dal Castello Estense.
Ha senz’altro mantenuto in larga misura la sua struttura e i suoi caratteri originari. Dalla piazza della cattedrale ha inizio via Mazzini, la strada principale del ghetto, tipica fino alla seconda guerra mondiale per i suoi vecchi negozi.
Al suo imbocco era dunque collocato uno dei cinque cancelli di chiusura. Lo ricorda una lapide sull’edificio dell’ex-oratorio di San Crispino.
La sinagoga di Via Mazzini
Su via Mazzini 95 si trovano, in un edificio in uso alla Comunità ebraica di Ferrara sin dal 1485, le tre sinagoghe ferraresi, le uniche sopravvissute tra quelle esistenti nel ghetto ebraico.
All’interno dell’edificio delle Sinagoghe, si trova il Museo Ebraico che custodisce una raccolta di oggetti liturgici, arredi settecenteschi e documenti.
Pertanto fra gli ambienti interni più importanti, vi è l’ex Tempio Tedesco (Ashkenazita). L’ex Tempio italiano è oggi un elegante salone usato per conferenze e celebrazioni comunitarie. L’Oratorio Fanese è un piccolo tempio del sec. XIX, comunemente usato per i riti del sabato.
Il Cimitero Ebraico
Ultimo ma non meno importante è il Cimitero Ebraico, inserito entro le Mura e confinante con quello cristiano della Certosa.
Un ampio giardino che oltre a regalarci una magica sensazione, ospita le spoglie del famoso scrittore Giorgio Bassani.
Anche dopo la sua chiusura rimase il centro della vita della comunità ebraica di Ferrara, che Giorgio Bassani immortalò nei suoi celebri romanzi.
Con l’entrata in vigore delle Leggi razziali, la situazione degli ebrei mutò in modo radicale ed il ghetto, di fatto, ritornò in funzione.
La Sinagoga ospita il Museo Ebraico: TEMPORANEAMENTE CHIUSI PER RESTAURO.